Droni assimilati agli aerei: a Torino la "torre di controllo" per dirigere il traffico

Mercoledì, 05 Aprile 2017

Grazie alla tecnologia 5G che Tim sta sperimentando sotto la Mole si potrà avere informazioni in tempo reale sul volo, mandare messaggi ai piloti e regolamentare l'utilizzo come chiede Enac

Una "torre di controllo" per regolamentare il traffico dei droni che volano nei cieli delle nostre città potrebbe presto diventare una realtà grazie alla tecnologia di trasmissione dati 5G che Tim sta sviluppando nei suoi laboratori di Torino.

I Sapr, sistemi aerei a pilotaggio remoto, sono sempre più utilizzati in molti campi professionali, dalle riprese cinematografiche al controllo delle coltivazioni agricole, fino ai rilievi planimetrici o semplicemente al gioco. Da qui l'esigenza di identificare attraverso un sistema elettronico, in ogni istante, le macchine in volo esattamente come succede con gli aerei, collegati attraverso i transponder alle torri di controllo.

Vista la crescente esigenza di sicurezza l'Enac, l'ente per l'aviazione civile che regolamenta l'utilizzo dei mezzi aerei a pilotaggio remoto, ha convocato ad agosto del 2016 una “call for dimostration” alla quale hanno partecipato molte grosse aziende del settore aerospaziale. L'obiettivo, cercare una tecnologia con caratteristiche di leggerezza e ingombro adatta all'installazione su ogni tipo di drone, da quelli giocattolo di pochi grammi in vendita nella grande distribuzione fino agli apr professionali.

Tim, unica azienda partecipante che opera nel settore delle telecomunicazioni, ha proposto il suo progetto che prevede l'utilizzo di una sim dati e un chip radio pesante pochi grammi dotato di tecnologia 5G, che permette non solo di identificare l'apparecchio in volo ma anche di acquisire in tempo reale la telemetria della macchina: posizione, velocità, altezza e, in caso di utilizzo non corretto, come ad esempio l'ingresso in una no-fly zone, la possibilità di mandare messaggi al pilota e se necessario prendere il controllo del mezzo per bloccarlo in hovering, cioè farlo rimanere in quota ma immobile in un punto, oppure farlo atterrare.

Questa tecnologia, che Tim proporrà a Enav, porterà sicuramente una rivoluzione nel mondo dei droni. La possibilità di trasmettere i dati su una rete ad alta velocità, oltre che per scopi di sicurezza, permetterà il salvataggio delle riprese non più su supporti montati a bordo bensì su cloud, con minor rischio di perdita di dati. A trarne vantaggio saranno anche i network televisivi che potranno realizzare trasmissioni in streaming di alta qualità adatte al broadcasting.

Un passo che vede Torino protagonista, grazie all'accordo siglato con il Comune che consentirà di realizzare entro il 2018 la prima sperimentazione in ambito metropolitano della tecnologia 5G.