Decreto rinnovabili, primi bandi a gennaio 2019. Disponibili oltre 250 milioni di euro

Lunedì, 08 Ottobre 2018

Tornano gli incentivi al fotovoltaico, in più è previsto un premio per la sostituzione dei tetti in amianto. Approvata la bozza di decreto, con il calendario e i criteri di ammissione alle gare

A marzo di quest’anno è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto attuativo del Ministero dello Sviluppo economico (Mise) per il Fondo nazionale per l’efficienza energetica. Grazie a questa misura, sarà possibile agire in maniera più efficace per ridurre i consumi di energia nei processi industriali, nonché realizzare e ampliare le reti per il teleriscaldamento, migliorare l’efficienza dei servizi e delle infrastrutture pubbliche, inclusa l’illuminazione pubblica e la riqualificazione energetica degli edifici.

Il Ministero ha stanziato per questo meccanismo circa 250 milioni di euro di incentivi da spalmare nel triennio 2018-2020. Nei giorni scorsi, il Ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, di concerto con il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, ha annunciato una nuova bozza di decreto per le Fonti energetiche rinnovabili, con lo slittamento di diversi bandi da novembre 2018 al 31 gennaio 2019.

Riammissione del fotovoltaico agli incentivi

Come accennato, il nuovo Decreto Rinnovabili riammette il fotovoltaico agli incentivi (di cui abbiamo illustrato una panoramica in Italia aggiornata sul tema). Con alcune specifiche e limitazioni. Per poter partecipare alle aste e ai registri, gli impianti fotovoltaici devono:

• essere di nuova costruzione;

• avere una potenza superiore ai 20 kW (quindi esclusi dalle detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione);

• rispettare le disposizioni circa il divieto di accesso agli incentivi statali per impianti ubicati in aree agricole;

• possedere il titolo abilitativo alla costruzione e all’esercizio e il preventivo di connessione accettato in definitiva.

Bonus sostituzione amianto

Altra novità degna di nota è l’introduzione di un premio per la realizzazione di impianti fotovoltaici che vanno a sostituire coperture in eternit o comunque contenenti amianto. Per l’ammissione all’incentivo l’eternit o l’amianto deve essere stato completamente rimosso e l’area totale dei moduli fv non deve essere superiore a quella della copertura esistente sostituita. Il nuovo impianto deve avere una potenza inferiore a 1 MV e la premialità dell’incentivo è pari a 12 euro per MWh.

Slittamento dei bandi al 2019

Lo schema di decreto prevede 7 bandi per il meccanismo di asta e 7 per i registri nel periodo 2019-2021, escludendo l’accesso diretto. Il calendario è stato però modificato. Non si parte più il 30 novembre 2018 ma il 31 gennaio 2019, per poi procedere nei mesi di maggio e settembre del 2019, poi nei mesi gennaio, maggio ed agosto del 2020 e infine a gennaio 2021. La partecipazione alle gare è stata inoltre aperta anche agli aggregati costituiti da più impianti, che possono essere da:

• oltre 20 kW di potenza unitaria e complessivamente da meno di 1 MW per l’iscrizione ai registri;

• da 20-500 kW di potenza unitaria e complessiva oltre il MW per le aste

Destinatari degli incentivi

Ad essere incentivate saranno le rinnovabili elettriche ritenute competitive. Ovvero: eolico onshore, solare fotovoltaico, idroelettrico, geotermia tradizionale, gas di discarica e di depurazione. Potranno accedere al regime gli impianti:

• di nuova costruzione, integralmente ricostruiti e riattivati, di potenza inferiore ad 1 MW;

• oggetto di un intervento di potenziamento, qualora la differenza tra il valore della potenza dopo l’intervento e quello della potenza prima dell’intervento sia inferiore ad 1 MW;

• oggetto di rifacimento di potenza inferiore ad 1 MW.

Specifiche dei bandi per l’iscrizione al registro

I bandi per l’iscrizione al registro, saranno organizzati in quattro gruppi, con la relativa potenza messa a disposizione:

• Gruppo A: eolico e fotovoltaico. Potenza: 650 MW

• Gruppo A-2: fotovoltaico in sostituzione di coperture di eternit e/o amianto. Potenza: 700 MW

• Gruppo B: impianti idroelettrici, geotermoelettrici, impianti a gas residuati dei processi di depurazione e impianti alimentati da gas di discarica. Potenza: 70 MW

• Gruppo C: impianti eolici, idroelettrici e geotermoelettrici oggetto di rifacimento totale o parziale. Potenza: 70 MW

Specifiche dei bandi per l’iscrizione al registro

I bandi per le procedure d’asta saranno invece organizzati in tre gruppi, con la relativa potenza messa a disposizione:

• Gruppo A: eolico e fotovoltaico. Potenza: 4800 MW

• Gruppo B: impianti idroelettrici, geotermoelettrici, impianti a gas residuati dei processi di depurazione e impianti alimentati da gas di discarica. Potenza: 140 MW

• Gruppo C: impianti eolici, idroelettrici e geotermoelettrici oggetto di rifacimento totale o parziale. Potenza: 490 MW

Contratti di lungo termine (PPA)

Oltre ai tradizionali regimi incentivanti saranno poi promossi dei meccanismi che favoriranno la compravendita dell’energia verde nella pubblica amministrazione mediante contratti di lungo termine. Su questo fronte bisognerà però attendere un decreto interministeriale che definirà specifiche misure e procedure dedicate agli acquisti di PA e alle gare Consip.