L’illuminazione stradale adattiva protagonista della Smart City

Venerdì, 02 Marzo 2018

L’illuminazione adattiva consente il controllo intelligente del flusso luminoso in funzione dei parametri ambientali;

il progetto LIFE-Diadème di Reverberi Enetec intende dimostrare come questo nuovo sistema di regolazione di illuminazione stradale economicamente efficiente possa ridurre il consumo di energia del 30%

Forse è a causa della mancanza di autonomia energetica, forse per l’alto costo dell’energia elettrica, l’Italia ha sempre cercato soluzioni innovative per risparmiare nell’illuminazione delle strade. Negli anni ’70 sono apparsi i primi impianti di illuminazione “tutta notte – mezzanotte”: dopo mezzanotte lampioni, uno sì e uno no, venivano spenti. È stato però evidenziato come questa soluzione fosse pericolosa, a causa della disuniformità dell’illuminazione. Negli anni ‘90 sono dunque stati introdotti i regolatori di flusso luminoso, e la UNI10439 Illuminotecnica, con requisiti illuminotecnici delle strade con traffico motorizzato (ora sostituita dalla UNI 11248) nel 2001 ha introdotto per la prima volta in Europa una regola pratica di facile applicabilità per ridurre il flusso luminoso (a uniformità costante) in funzione del traffico.

Nel 2015 la norma europea (EN 13201 sull’illuminazione stradale) ha introdotto un paragrafo sulla regolazione della luce stradale ed il risparmio energetico, enunciandone i principi generali. L’Italia ed UNI hanno inoltre identificato le “regole di ingaggio”, approfittando della revisione della norma UNI 11248, che specifica dunque l’illuminazione a regolazione in tempo reale (illuminazione adattiva) e l’illuminazione a regolazione, nella quale le variazioni controllate nel tempo della luminanza o dell’illuminamento sono attuate con continuità in base alle reali condizioni dei parametri di influenza come il flusso e la tipologia di traffico, o le condizioni atmosferiche.

La regolazione dell’illuminazione stradale viene basata su dati in tempo reale non solo del traffico, ma anche delle condizioni meteo e delle prestazioni reali dell’impianto di illuminazione (luminanza). Grazie alle moderne tecnologie oggi si riesce a realizzare impianti equipaggiati con queste tecnologie, che si adattano continuamente e in tempo reale ai bisogni dell’utenza, con investimenti ragionevoli.

I vantaggi? Grazie alla UNI 10439 in Italia è stata introdotta in maniera chiara la possibilità di regolare il flusso luminoso degli apparecchi di illuminazione stradale in funzione del traffico. Ma non sempre i comuni sono in possesso di dati di traffico, e la UNI 11431 Luce e illuminazione – Applicazione in ambito stradale dei dispositivi regolatori di flusso luminoso – ha in parte ovviato al problema indicando gli orari di regolazione che si possono adottare in funzione delle stagioni. Tuttavia una regolazione basata sui cicli statistici non consente all’utente di usufruire delle più adatte condizioni di illuminazione.

La nuova versione della UNI 11248 individua due modalità di regolazione:

  • TAI (Traffic adaptive installations) nel caso in cui l’unico parametro misurato sia il traffico. La norma consente di regolare il flusso luminoso sulla base di campioni presi a intervalli di 5min, secondo logiche che prevedono una riduzione graduale, e quando necessario, un incremento più rapido;
  • FAI (Full adaptive installations) nel caso in cui oltre al traffico si misurino anche le condizioni metereologiche e la luminanza in tempo reale: la norma consente di declassare fino a 3 livelli per ottenere un maggior risparmio energetico a condizione che il sistema monitori non solo il traffico, ma anche gli altri parametri essenziali ai fini della gestione dell’impianto.

La campagna di prove presso la Provincia di Bergamo ha evidenziato i vantaggi che si ottengono mediante la regolazione della luce stradale, restituendo un risparmio energetico del 30% rispetto a una regolazione a cicli predefiniti. Sarà però il progetto Life-Diadème, portato avanti da Reverberi Enetec, ad accertare come un nuovo sistema di regolazione di illuminazione stradale economicamente efficiente possa ridurre il consumo di energia del 30%: su una base pilota all’ EUR, quartiere residenziale e commerciale di Roma, verrà installata una rete di 1.000 sensori low cost, posizionati presso il sito di test per acquisire dati su rumore, traffico e inquinamento atmosferico. Le informazioni rilevate andranno ad alimentare la base dati relativa all’area monitorata promuovendo la riduzione dell’impatto ambientale in ambito urbano, migliorando la sicurezza stradale e permettendo un’analisi LCA che valuterà i costi, il mercato potenziale assieme agli impatti socio-economici del nuovo sistema concentrandosi sulla riduzione dei costi pubblici per energia, manutenzione e rifiuti elettronici.

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